Responsabilità medica: tutela del paziente e obblighi del professionista sanitario

Introduzione

La responsabilità medica è un tema di grande importanza nel diritto civile, poiché coinvolge direttamente la tutela della salute del paziente e i doveri del professionista sanitario. In caso di errore medico o malasanità, è fondamentale conoscere i propri diritti e rivolgersi a un avvocato specializzato in responsabilità medica per ottenere il giusto risarcimento.

Negli ultimi anni, il legislatore e la giurisprudenza hanno definito con maggiore precisione i confini della responsabilità sanitaria, introducendo norme e principi volti a bilanciare la tutela del paziente con la serenità operativa del medico.


Cosa si intende per responsabilità medica

Con l’espressione responsabilità medica si indica la responsabilità — civile, penale e disciplinare — che può derivare da un comportamento colposo di un medico, infermiere o struttura sanitaria, quando per negligenza, imprudenza o imperizia viene arrecato un danno alla salute del paziente.

Nel diritto civile, la responsabilità del medico trova fondamento negli articoli 1218 e 2043 del Codice Civile, che disciplinano rispettivamente la responsabilità contrattuale e quella extracontrattuale.
A seconda del tipo di rapporto instaurato con il paziente (diretto o mediato dalla struttura sanitaria), può configurarsi l’una o l’altra forma di responsabilità.

Un avvocato esperto in responsabilità medica è in grado di distinguere correttamente queste ipotesi e di valutare il percorso più efficace per ottenere un risarcimento per errore medico o malasanità.


La Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017)

Un passaggio fondamentale nella disciplina della responsabilità professionale sanitaria è rappresentato dalla Legge 8 marzo 2017 n. 24, nota come Legge Gelli-Bianco, che ha riformato profondamente la materia.

Le principali novità introdotte sono:

  • Distinzione tra responsabilità del medico e della struttura sanitaria:
    la struttura (ospedale, clinica o casa di cura) risponde a titolo contrattuale, mentre il medico risponde a titolo extracontrattuale (art. 7).

  • Onere della prova:
    il paziente deve dimostrare il nesso di causalità tra la condotta del sanitario e il danno subito, mentre la struttura deve provare di aver adempiuto correttamente alle proprie obbligazioni.

  • Ruolo delle linee guida:
    il sanitario che si attiene alle linee guida e alle buone pratiche clinico-assistenziali definite dal Ministero della Salute può essere esente da responsabilità penale, salvo i casi di colpa grave.

  • Obbligo di assicurazione:
    la legge impone a strutture e professionisti di dotarsi di una copertura assicurativa idonea a garantire l’eventuale risarcimento del danno da malasanità.

Questa normativa ha portato maggiore chiarezza nella gestione dei casi di errore medico, tutelando contemporaneamente i diritti del paziente e la professionalità del sanitario.


Tipologie di colpa medica

La colpa del medico può manifestarsi in tre principali forme:

  1. Negligenza: disattenzione o superficialità nell’esecuzione della prestazione sanitaria (es. dimenticanza di strumenti chirurgici, omissioni diagnostiche).

  2. Imprudenza: azione rischiosa o affrettata, senza le necessarie cautele.

  3. Imperizia: carenza di competenze tecniche o mancato aggiornamento professionale.

Un avvocato per malasanità valuta, con l’ausilio di consulenti medico-legali, quale tipo di colpa sia ravvisabile nel caso concreto e se sussistano i presupposti per una richiesta di risarcimento per responsabilità medica.


Il risarcimento del danno da malasanità

Il paziente che subisce un danno da errore sanitario ha diritto al risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, tra cui:

  • danno biologico: lesione all’integrità psico-fisica del paziente;

  • danno morale: sofferenza interiore conseguente al danno subito;

  • danno patrimoniale: perdita di reddito, spese mediche e assistenziali future.

Il risarcimento può essere richiesto attraverso una procedura giudiziale o tramite mediazione obbligatoria in materia sanitaria, che permette spesso una soluzione più rapida e meno conflittuale.
Uno studio legale specializzato in responsabilità medica assiste il paziente in ogni fase, dalla raccolta della documentazione clinica alla consulenza medico-legale, fino alla trattativa con la compagnia assicurativa.


L’importanza dell’assistenza legale specializzata

Affrontare un caso di responsabilità sanitaria richiede un approccio multidisciplinare.
Un avvocato specializzato in errori medici deve possedere competenze sia giuridiche che medico-legali per:

  • valutare la sussistenza della colpa del medico o della struttura;

  • ricostruire il nesso causale tra condotta e danno;

  • collaborare con consulenti tecnici d’ufficio (CTU) e di parte (CTP);

  • gestire la procedura di mediazione o il giudizio civile per ottenere un equo risarcimento per malasanità.

L’esperienza di uno studio legale esperto in responsabilità medica è decisiva per evitare errori procedurali e per massimizzare la possibilità di ottenere giustizia.


Conclusione

La responsabilità medica è un ambito complesso, dove il diritto incontra la scienza e l’etica professionale. La Legge Gelli-Bianco ha reso più chiari i doveri dei medici e delle strutture sanitarie, ma resta fondamentale l’assistenza di un avvocato esperto in responsabilità medica per tutelare efficacemente i diritti del paziente e ottenere un risarcimento adeguato per i danni subiti.


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Lo Studio Legale Cataldo offre consulenza e assistenza in casi di malasanità, errori diagnostici, interventi chirurgici errati o omissioni terapeutiche, accompagnando i pazienti in ogni fase del procedimento, dalla valutazione preliminare alla richiesta di risarcimento del danno per errore medico.

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